VALUTAZIONE:
Personaggi: ⭐⭐⭐⭐
Trama: ⭐⭐⭐⭐
Ambientazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
TRAMA
Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite.
Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama.
Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.
AMBIENTAZIONE
La storia è ambientata nell’Accademia militare di Basgiath nella prima parte con spostamenti verso l’avamposto di Samara dove si intersecano i confini delle province di Krovla e Braevick. Nella seconda parte approderemo invece ad Aretia, base operativa del movimento ribelle.
PROTAGONISTI PRINCIPALI
VIOLET: in questo secondo libro, la protagonista non sa più di chi fidarsi. Da un lato Xaden le ha nascosco tutto ed ha agito senza coinvolgerla: è uno dei capi di una rivoluzione che pare non si sia mai spenta. Dall’altro il suo più caro amico Dain l’ha tradita. Il ritorno di un nemico, la farà vacillare e in più di un’occasione la confonde. Violet dovrà affrontare anche la tortura non solo come test previsto per il secondo anno ma, anche per estorcerle informazioni sui ribelli. Per buona parte del libro, camminerà sul filo dell’incertezza emotiva senza mai mollare le sfide che la attendono in questo nuovo anno in accademia. Quando il segreto che si cela dietro la valle di Basgiath verrà alla luce, Violet farà di tutto per combattere e proteggere chi ama.
XADEN: nella prima parte del libro, si sente impacciato nei confronti di Violet. E’ ben consapevole di averle mentito e nascosto segreti importanti che potrebbero rovesciare e rimescolare le carte dell’intera Navarra. Nonostante la delusione che Violet prova per lui, Xaden non molla e tenta in tutti i modi di starle accanto. Quando la guerra si avvicinerà, ritroveremo lo Xaden di sempre: coraggioso e freddo. Il finale che lo coinvolge in pieno, apre diversi scenari soltanto il terzo libro potranno svelarci.
MY POINT OF VIEW
Questo secondo libro si può dividere in due parti. La prima è centrata sulla distanza tra Violet e Xaden che non aiuta a risanare la fiducia persa da parte di lei. Violet non solo affronterà emotivamente una grande sfida per comprendere i suoi sentimenti ma, dovrà affrontare le nuove prove ed i nuovi test di questo secondo anno. Verrà torturata, pedinata e istigata a mollare. Alcune scene si sarebbero potute evitare in quanto si ha la sensazione di perdere tempo e non aiutano né la narrazione né segue il filo della storia. La seconda parte affronta la prima guerra che coinvolge i cavalieri di draghi e creature da tempo considerate solo un mito. L’arrivo di questa guerra, la pianificazione, gli addestramenti e le tecniche di combattimento, sono le parti più coinvolgenti. Meno quella che porta a fare avanti e indietro per e da Aretia/Basgiath. Come in Fourth Wing, anche in questo secondo libro ci sono un paio di scene di sesso tra Violet e Xaden con scende descritte in detaglio.Ho trovato le scene di combattimento con i cavalieri di drago molto interessanti: i ritmi sono serrati e pieni di azione. Per quanto riguarda il finale: ho molta paura per il terzo libro. Con questo voglio dire che spero non si cada nell’ovvio e non finisca a tarallucci e vino perchè sarebbe davvero un peccato.