Sono felice di pubblicare la mia seconda intervista a un’autrice!
Sofia Mazzanti
Sofia Mazzanti è scrittrice di romanzi fantasy ed i suoi libri sono auto pubblicati.
Tra i libri pubblicati:
Leggi l’intervista di seguito per conoscere meglio l’autrice!
Quando hai iniziato a scrivere?
Quando ero molto piccola, penso già dalle elementari. I miei primi ricordi sono relativi a svariati diari segreti e anche a qualche prima storia. Però diciamo che ho iniziato a farlo “seriamente” dalle medie in avanti. In sostanza, ho sempre scritto.
Da dove prendi ispirazione per i tuoi libri?
Da quello che vedo, da quello che leggo, a volte dai sogni, spesso dalle cose che mi piacciono (fate, folklore e piccolo popolo ne sono un esempio). Ma la verità è che, il più delle volte, degli spunti per una nuova storia arrivano per caso, come dei “flash”.
Cosa ti aiuta a rilassarti mentre scrivi?
Mi aiuta molto scrivere di sera/notte, al buio, e la musica. Non ho particolari rituali, né una routine precisa, però queste due cose mi aiutano.
Quanto tempo dedichi alla scrittura?
Magari non sembra, ma io non sono una persona molto costante. Ho dovuto esserlo per concludere il prequel e soprattutto il terzo volume della trilogia (necessario per poterli pubblicare nei tempi che mi sono imposta), ma se non ho scadenze… scrivo quando capita o quando sono ispirata. Cosa che, mi spiace se infrango i sogni di qualcuno, è molto controproducente se si vuole considerare la scrittura come un lavoro. Per questa ragione, ho deciso che da ora in avanti dedicherò ogni giorno del tempo alla scrittura, o magari mi “imporrò” un determinato goal giornaliero di parole, per tenermi sempre allenata e non perdermi.
Sviluppi i tuoi personaggi mentre scrivi o li conosci già prima di metterti all’opera?
Adesso, che sono molto più matura e so cosa funziona meglio per la mia scrittura, cerco di conoscerli il più possibile prima di iniziare la stesura. Dedico molto tempo alla progettazione, in modo da avere chiaro ciò che poi dovrò fare in fase di scrittura. Va da sé che poi spesso i personaggi fanno quello che vogliono e ti mostrano lati di loro che non avevi previsto.
Come nasce la storia di “Figlia di Sangue e Rovina”?
So che è brutto da dire, ma non ricordo alla perfezione il modo in cui è nata la storia. Ricordo bene che ho avuto uno dei miei famosi flash, che mi ha mostrato Eriel, molto simile a come l’avete conosciuta voi nei libri. Aveva anche già Alatiel in mano. Da quel momento, la mia testa si è riempita di scene. Ho un quaderno pieno di appunti riguardanti scene che poi non ho mai messo nel romanzo.
A livello emotivo, è stato difficile raccontare i traumi dei protagonisti nel secondo libro “Terra di Incubi e Ossa” ?
Diciamo che non è stato facile. E a posteriori mi sono un po’ pentita di aver dato loro tutti quei traumi. Infatti, dopo Terra di incubi e ossa, mi sono ripromessa di non essere mai più così cattiva con dei personaggi. Nelle mie prossime storie i traumi non mancheranno, ma non saranno a questi livelli. Ho sofferto troppo anche io insieme a loro.
Hai mai incontrato un capitolo difficile da scrivere?
Penso che il capitolo più difficile da scrivere sia stato proprio il capitolo 37 di Terra di incubi e ossa (chi ha letto sa e per chi non ha letto non faremo spoiler). Più a livello emotivo che tecnico. Credo di aver pianto durante la prima stesura.
Di recente hai annunciato un prequel autoconclusivo: cosa dobbiamo aspettarci?
Ah, adoro questa domanda. Penso che, ad ora, il prequel sia la cosa che preferisco tra quelle che ho scritto io. Dovete aspettarvi un mix di azione e romanticismo, perché la parte romance è molto centrale sin da subito, e soprattutto dovete aspettarvi di venire a scoprire alcune cosette interessanti sugli ammazza-fae. Poi – e questa è una cosa che auguro a me – spero che vi innamorerete dei due protagonisti tanto quanto me ne sono innamorata io, e sono abbastanza sicura che R. vi darà qualche soddisfazione.
Quale consiglio daresti a chi sta per approcciarsi alla scrittura per la prima volta?
Di non avere fretta. La fretta è la peggior nemica di qualsiasi autore/autrice. Prendete il vostro tempo per conoscere il più possibile la storia prima di cominciare a scriverla e, una volta scritta, non abbiate fretta di pubblicare. In generale, consiglio sempre anche di progettare bene prima di iniziare la stesura, ma so che questo approccio non funziona per tutti. Però suggerisco comunque di provarci, almeno una volta, potreste scoprire che è un buon metodo per scongiurare incongruenze e per scrivere più spediti.
Ringrazio di cuore Sofia Mazzanti per aver risposto alle mie domande.
Potete trovarla su IG: Sofia Mazzanti | Autrice romantasy