VALUTAZIONE:
Personaggi: ⭐⭐
Trama: ⭐⭐⭐
Ambientazione: ⭐⭐⭐⭐
TRAMA
La famiglia di Kissen è stata arsa viva dai fanatici di un temibile Dio del fuoco. Ora si guadagna da vivere uccidendo gli Dei. Questo fino a quando Kissen non incontrerà un Dio che non può uccidere: Skedi, dio delle bugie bianche che si è legato ad una giovane nobile di nome Inara. Entrambi sono in fuga da una banda di assassini. Insieme ad un cavaliere disilluso in una ricerca segreta, devono recasi nella città in rovina di Blendaren dove risiede l’ultimo degli Dei selvaggi, per richiedere un favore ciascuno. Inseguiti da demoni e nel bel mezzo di una crescente guerra civile, dovranno affrontare tutti una resa dei conti: qualcosa sta marcendo nel cuore del mondo e solo loro possono fermarlo.
AMBIENTAZIONE
Godkiller è ambientato per lo più all’aperto: attraversiamo Middren senza soffermarci con particolare attenzione sui dettagli. Lo stile dell’autrice non differenzia i luoghi chiusi con quelli aperti, neanche quando siamo in presenza dei santuari degli dei.
PROTAGONISTI PRINCIPALI
KISSEN: è la nostra protagonista. La conosciamo in uno dei momenti più difficili della sua vita: la morte della famiglia. Da quel momento Kissen decide che il suo unico scopo di vita è quello di uccidere gli dei per donare alle future generazioni un mondo migliore. Si diverte nel farlo, guadagna bene e prova piacere nel vederli morire. Spesso e volentieri sembra (per buona metà del libro) infischiarsene di tutto e tutti. A tratti egoista e priva di emozioni. Questo è dovuto anche al fatto che i Godkiller non sono ben visti dalle persone perchè quando si incontrano per strada vuol dire soltato che un altro Dio sta per morire e non viene accettato dalla popolazione. Questo disprezzo nei confronti dei Godkiller non farà che aumentare la durezza del carattere di Kissen. Quando incontrerà gli altri personaggi e si incammineranno verso Blendaren, si ammorbidirà un pò ma, non abbassa mai la guardia. La vera Kissen uscirà soltanto alla fine, nello scontro finale quando potrà finalmente reclamare vendetta per la sua famiglia.
INARA: è una bambina dalle nobili origni, rimarrà sola a causa di un incendio che ucciderà tutta la famiglia Crainer e si ritroverà ad intraprendere lo stesso viaggio di Kissen. Il legame con il Dio delle bianche bugie Skedi è l’aspetto che forse più attira il lettore.
ELOGAST: è un ex cavaliere fidato del re. SI ritira ad una vita più tranquilla dopo aver condotto anni prima una guerra sanguinaria per conto del re. Lo conosciamo come panettiere che non riesce ancora a dormire la notte in quando si sente in colpa per gli atti svolti in guerra. Riprenderà la spada per aiutare il re, suo profondo amico e nel cammino verso Blendaren incontrerà Kissen, Inara e Skedi.
SKEDI: è la figura che desta più curiosità: è un dio che non può morire in quando non ha un santuario e può assumere varie forme di animali (a volte più di una nello stesso momente). E’ molto legato ad Inara e sarà proprio di questo legame che il lettore vorrà saperne di più.
MY POINT OF VIEW
Non mi è piaciuto leggere Godkiller per molte ragioni. In primis, i protagonisti non mi sono piaciuti: Elogast troppo debole, Kissen proppo fredda e Inara a tratti un peso. L’unico che ho trovato interessante seguire è il dio delle bianche bugie Skedi e di tutto ciò che nasconde. Purtroppo a gusto personale, non amo i personaggi che si lasciano sottomettere troppo facilmente, nè coloro troppo freddi che nasconodo le proprie emozioni tanto da sembrare cinici. Mi sono piaciute le ambientazioni e il viaggio che percorrono i personaggi verso Blendaren anche se i momenti di azioni sono ben prevedibili. Il finale carino ma niente che mi abbia sconvolto. Non leggerò il secondo libro, nonostantè il finale di Kissen mi ha lasciata con il fiato sospeso. Quando ho scoperto uno dei tanti misteri nascosti in questa ribellione civile nel finale, mi sono sentita un pò presa in giro perchè ho trovato il motivo di tutto un pò subdolo. Non ho apprezzato neanche il linguaggio dell’autrice, molto piatto e a volte troppo distaccato.